domenica 31 gennaio 2016

Il mercato italiano dei libri torna a crescere

Il mercato italiano dei libri torna a crescere

Dopo cinque anni di flessione torna positivo il mercato del libro in Italia. Questo è stato l’annuncio dell’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie) che ha elaborato i dati di Istat e Nielsen per il 2015.



I dati sono stati resi noti questo ultimo weekend durante il Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri a Venezia. La sorpresa è vedere che i libri su carta sono tornati a crescere mentre quelli digitali hanno fatto registrare un rallentamento. La lettura di libri nella popolazione con più di 6 anni è tornata a crescere nel 2015 (elaborazione AIE su dati Istat, +1,2% = 283.000 persone in più che leggono) e riguarda oggi 24milioni di persone. E' tornata a crescere in particolare tra i lettori deboli e occasionali. Come dicevo, rallenta invece quella degli ebook nel 2015 (elaborazioni Ufficio studi AIE su dati Istat, -5,6% = 277.000 persone in meno) ma continua a riguardare una parte di popolazione italiana sostanzialmente stabile di 4,5-5milioni di persone.

Altro dato interessante è che quasi tre quarti della spesa dei lettori italiani nell’acquisto di libri (72,2%) continua a passare attraverso la libreria. Cresce il peso delle catene (che raggiungono quota 41,2%) e cresce, di poco ma dando un segnale positivo, anche quello delle librerie indipendenti (che si attestano al 31%). Gli store online - al netto della vendita di ebook - pesano il 13,9%, tanto quanto la grande distribuzione organizzata.
Il commento di Giovanni Peresson, responsabile dell’ufficio Studi Aie è stato: “Questi risultati positivi, dopo anni di sofferenza, indicano che anche il libro, prodotto anticiclico per eccellenza, si è collegato all’andamento economico generale e quindi diventa sempre più decisivo il livello di qualità delle proposte editoriali. Segue un trend positivo, che interessa anche gli altri paesi europei: con l’eccezione della Germania, il mercato del libro cresce infatti nel 2015 in tutti i principali Paesi UE. Ciò che è cambiato è il lettore: più autonomo, disincantato, flessibile. Qui si giocherà la partita vera del 2016”.


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