lunedì 18 gennaio 2016

Bookcrossing: se ami i tuoi libri, lasciali andare!

Bookcrossing: se ami i tuoi libri, lasciali andare!

L’amore per i libri è universale, si sa. Un amore che coinvolge persone di ogni età, senza distinzioni. E intorno ai libri nascono tantissime iniziative. Oggi vi voglio parlare del bookcrossing. Molto di voi già sapranno cos’è visto che è una “moda” che si è diffusa negli ultimi anni.
In pratica, il bookcrossing consiste nella condivisione di libri, senza alcun costo. Dopo aver letto un libro, infatti, il bookcrosser lo lascia su una panchina, su un muretto o in qualsiasi altro luogo pubblico in modo tale che possa essere ritrovato e letto nuovamente. I posti dove possono essere lasciati i libri sono causali, ma ultimamente in Europa e in Italia sono sempre di più le zone che vengono allestite appositamente per questo. Basta semplicemente fare un piccolo giro in Rete e scoprirete le tante iniziative che periodicamente si organizzano per il bookcrossing.

I libri in questo modo viaggiano liberi, in modo casuale, e si arricchiscono delle storie di chi li ha trovati. Infatti, i veri e propri appassionati di questa pratica seguono l’idea originale. In pratica, il libro, per essere correttamente liberato rendendo tracciabile il suo percorso attraverso persone e luoghi, deve essere registrato sul sito web www.bookcrossing.com. Con la registrazione, che si effettua inserendo i dati principali come autore, titolo eccetera, si ottiene infatti il "BCID", il codice identificativo unico che identificherà quel singolo libro permanentemente. Il BCID viene riportato sul libro stesso, unitamente ad altre informazioni finalizzate a far capire al futuro lettore l'iniziativa e le "regole del gioco". Chi ritrova il libro, infatti, poi dovrà scrivere sul sito qualche commento personale o la storia di come ha trovato questo libro. In questo modo, sul sito si potrà leggere tutta la storia e tenere traccia dei viaggi che ha fatto il libro.

Per me è un’idea bellissima. Pensare che un libro possa “vivere” per conto proprio e avere una propria storia personale mi affascina. E voi? Cosa ne pensate di questa pratica?

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