Tutti noi abbiamo i nostri idoli: scrittori, attori, registi e quant’altro. Quasi mai, però, ci domandiamo quanta fatica hanno fatto per arrivare al successo.
La storia ci insegna che, molto spesso, le persone che ammiriamo pubblicamente sono riuscite ad arrivare all’apice del successo dopo anni, se non addirittura decenni, di tentativi e solo grazie alla loro tenacia, condita con un po’ di fortuna, sono riusciti a farsi notare e amare dal grande pubblico. In ogni campo è così. Prendiamo ad esempio gli scrittori. Guardando in casa nostra, l’esempio più eclatante è Antonio Pennacchi che prima di vedere pubblicato il suo primo romanzo Mammut, ha ricevuto rifiuti da ben 33 editori diversi. Solo grazie alla tua tenacia, e perché credeva nella sua opera, che finalmente riuscì a farsi pubblicare.
Uno dei rifiuti più clamorosi fu sicuramente quello che ricevette il premio Nobel Gabriel Garcia Marquez dalla Seix Barral di Barcellona per il romanzo Cent’anni di Solitudine. Rifiuti che ricevettero altri grandi scrittori per romanzi che poi sono rimasti nella storia della letteratura. Come i 18 rifiuti incassati da Richard Bach negli Stati Uniti per Il Gabbiano Jonathan Livingston o gli 8 rifiuti ricevuti da Joanne Rowling per Harry Potter. E di esempi se ne possono fare molti altri, così come anche in altri campi artistici. Basti pensare che Walt Disney fu licenziato dal giornale dove lavorava con la motivazione che non aveva immaginazione e buone idee. Così come anche Charlie Chaplin fu liquidato dai produttori cinematografici perché lo ritennero troppo particolare e difficile da capire. Agli inizi della carriera anche l’icona Marilyn Monroe fu scartata della Columbia Pictures che la giudicarono poco bella.
Insomma, il talento non sempre viene riconosciuto subito. Di sicuro, la tenacia è la dote che molti scrittori e artisti di successo hanno. Per queste ragioni che bisogna sempre insegnare ai più giovani di credere nelle proprie capacità e avere pazienza perché prima o poi l’occasione giusta arriva.
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