lunedì 15 febbraio 2016

Faith, arriva la prima supereroina oversize

Finalmente la prima supereroina oversize

Si chiama Faith, fa la giornalista, e di notte si trasforma in Zephir: la buona notizia è che è la prima supereroina “curvy”, vale a dire dalle forme avvolgenti e abbondanti.


Finalmente anche il mondo dei fumetti cerca di rompere i classici stereotipi che vedono rappresentate le donne solo come super modelle. Il debutto è stato lo scorso gennaio con il primo numero di una serie limitata: quattro puntate da 32 pagine ciascuna. L’editore è la newyorkese Valiant, un colosso nel mondo dei comics: dal 1989 a oggi ha lanciato oltre 1.500 personaggi e venduto qualcosa come 80 milioni di libri a fumetti.

Zephir ha già fatto la sua comparsa in un’altra serie di fumetti di successo chiamata Harbinger e ora la decisione di farla debuttare come protagonista.
A mio parere un bel messaggio rivolto agli adolescenti cui finalmente viene proposto un personaggio più aderente alla realtà e alternativo allo schema magrezza-atleticità.
Soprattutto, perché oltre alle forme abbondanti, la super-eroina viene rappresentata
come una donna sempre sorridente, sicura di sé, professionale e con una voglia di vivere traboccante.

Un altro piccolo passo verso quella tanto auspicata “rivoluzione curvy” che ha già mosso i suoi primi passi nella moda, nonostante i tanti pregiudizi culturali che ancora resistono.  La spiegazione che ha dato Dinesh Shamdasan, l’amministratore delegato della Valiant, sul motivo di questa scelta è piuttosto semplice: “Il 50% dei nostri dipendenti - ha detto - è donna. Sono loro ad aver voluto disegnare un super eroe fuori dai soliti canoni: donna, sovrappeso e imperfetta”.
Mi auguro che questo meccanismo che da qualche anno si è innescato prosegua e si possa arrivare un giorno al pensiero comune che la femminilità è tutt’altra cosa e non è necessariamente legato in modo indissolubile alla perfetta forma fisica.
Dopotutto, se noi donne possiamo considerare affascinanti gli uomini con un po’ di pancia, perché gli uomini non possono pensare altrettanto di noi donne?

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