“Ti ricordi
Margherita?”, e fissa l’amica come se lei veramente potesse prendere parte al
dibattito. “La scuola più in della
capitale non solo era frequentata dai
figli dell’intellighenzia della città, degli opinion leader ma anche i
professori erano il top: il professore di latino e greco era stato premiato per
la miglior versione moderna dal greco in latino di Omero, e riusciva a far
amare ai ragazzi una lingua così ostica come il greco antico, declamando i
lirici, spiegando gli amori di Saffo e di Antioco. L’insegnante di italiano,
alto e longilineo, raccontava l’Ottocento con termini così attuali che Leopardi
sembrava un compagno di giochi immusonito perché gli andavano tutte storte.
Tutti insieme, però, crescevamo sperando di cambiare il mondo in meglio. Chi,
come la contessa, conservando le radici e chi buttando all’aria tutto. La mia
storia narra di un`altra ragazza che
interpretava questo secondo personaggio.”
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e vi ricordate Camilla?L`insegnante di fisica con il suo basco e il sigaro?
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